Copenaghen contemporanea – Cosa vedere in 3 giorni
Cosa vedere a Copenhagen, specie se si hanno pochi giorni a disposizione?
Copenaghen è una città aperta, contemporanea, vissuta in ogni angolo. Per noi è stata una grande sorpresa e ora ve la racconteremo.
Copenhagen contemporanea – DAY 1
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Dopo il viaggio in aereo di notte siamo pronti, anche se non molto riposati, ad affrontare con entusiasmo questa bellissima capitale nordica.
Ci sistemiamo in albergo al Bellasky, in un quartiere contemporaneo della città fuori dal centro. La vista dalla camera è bellissima, e anche l’edificio è un esempio di architettura contemporanea notevole.

Quando viaggiamo non vogliamo vedere solo i monumenti, ma anche e forse soprattutto i luoghi frequentati dalla gente quotidianamente.
Partiamo con una tappa rilassante dopo il viaggio e ci dirigiamo al parco Falledparken a nord est della città (eh già i nomi danesi non sono facilissimo da pronunciare), ma prima di entrare troviamo un minuscolo negozio dove compriamo delle ciambelle con salmone e verdure, da consumare al parco.

A Copenhagen ci sono molti spazi verdi e la cosa molto bella è che sono molto curati e molto vissuti, ogni abitante li frequenta con grande rispetto, contribuendo così al loro essere puliti e accoglienti.
Ci mescoliamo così in mezzo alla gente e ci stendiamo sul prato per pranzare e riprenderci dal viaggio.
Nel pomeriggio visitiamo il quartiere Nørrebro, lontano dalle mete turistiche ma interessante per il mix sociale e per i quartieri residenziali in cui gli spazi verdi comuni e i servizi come le scuole sono integrati perfettamente alla residenza, sono talmente curati, con spazi per i bambini, spazi per le biciclette… ci sembra di essere in una città ideale, senza recinzioni, dove l’armonia si tocca con mano.

Un intervento del 2012 davvero particolare, che ha l’obiettivo (più che raggiunto) di favorire l’integrazione nel quartiere più multiculturale di Copenhagen, è il Superkilen, un parco cittadino con oggetti giocosi giganti, ed esplosioni di colori e disegni nei materiali della pavimentazione delle tre zone “rossa”, “nera” e “verde”.




I progettisti hanno chiesto agli abitanti di suggerire oggetti di arredo urbano per il parco in modo che ciascuna delle comunità etniche del quartiere fosse rappresentata da almeno un oggetto.
Copenhagen contemporanea – DAY 2
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Il giorno successivo ci dedichiamo all’architettura contemporanea di Copenhagen, che è a tratti visionaria.
Visitiamo il quartiere Ørestad, una zona nuova, dove spiccano tra i tanti edifici, la residenza 8tallet, dalla sua forma ad “8”, il Mountain Dwellings, dalla disposizione delle sue unità abitative in legno con terrazzi su un piano inclinato sotto al quale si trovano i garages, e un edificio residenziale, VM Houses, caratterizzato da balconi triangolari molto sporgenti.




Una cosa che ci ha colpito molto è la naturalezza e l’apertura con cui vivono i danesi.
Le grandi superfici vetrate non sono schermate da tende, non sembra esserci il desiderio di privacy, al contrario dalla città si vede la vita che scorre nelle case.
Ci è piaciuto molto vedere che non c’è un dentro e un fuori ma la città è un tutt’ uno!

Nel pomeriggio ci avviciniamo al centro e visitiamo il quartiere di Island Brygge, un tempo zona industriale e portuale degradata. Dagli anni 2000 sono stati avviati una serie di lavori di riqualificazione che l’hanno resa uno dei quartieri più attraenti e brulicanti di vita, dove vecchi edifici industriali restaurati convivono con opere di architettura contemporanea.


Island Brygge è anche la spiaggia di Copenhagen.
Lungo il canale ci sono dei solarium in legno per prendere il sole in costume e delle piscine dalle strutture moderne e ben integrate in cui fare un tuffo in pieno centro!
A Copenhagen lo spazio pubblico è sfruttato al massimo e la gente lo vive in pienezza!

Camminando verso il centro ci imbattiamo in due costruzioni affascinanti. Ma ancora più affascinanti sono gli spazi aperti al piede. Dei palazzi per uffici, SEB Bank and Pension, dove a terra non ci sono recinzioni, ma lo spazio tra gli edifici è un mix di salite e discese in cemento e di arbusti e siepi sparsi a creare un bellissimo giardino fruibile da tutti e dove alcuni ragazzi si divertono con gli skates!


L’altra costruzione è la sede della banca Nykredit, Nykredit Headquarters, dalla forma triangolare dove la punta sovrasta uno spazio pubblico con delle fontane a pavimento: chiunque si avvicini non resiste alla tentazione di giocare con gli zampilli…nemmeno noi!


È arrivato il momento di vedere il famoso Black Diamond, un vero e proprio diamante nero, l’ampliamento della biblioteca Reale rivestito all’esterno da lastre in granito nero.

Anche qui la cosa bella è che al piano terra ci sono spazi fruibili da tutti, bar, ristoranti, anche la sera, e all’esterno, tra l’edificio e il canale, una zona pavimentata con sdraio a disposizione di chiunque voglia godersi un pausa, con o senza libro, ammirare il mare, il passaggio delle barche, lavorare al computer e perché no, fare uno spuntino con succo di mela e un dolcetto come abbiamo fatto noi.



Anche se il sole è ancora alto, è ora di cena e noi andiamo a mangiarci un bel filetto di salmone nel pittoresco porto di Nyhavn.

Prima di rientrare in hotel ci godiamo l’imbrunire concludendo la serie delle architetture contemporanee con la Royal Danish Playhouse e l’Opera House.


Copenhagen contemporanea – DAY 3
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Il giorno successivo, da bravi visitatori di Copenaghen non possiamo non noleggiare una bicicletta per girare la città.
Partiamo dal porto di Nyhavn e ci dirigiamo verso la spiaggia di Amager, appena fuori dalla città.

Percorriamo la pista ciclopedonale che attraversa tutta la lunga lingua di sabbia e ci godiamo un po’ di sole con una granita ghiacciata!

A conclusione della giornata visitiamo un po’ di negozi di design a nord della città, la Danimarca è famosa per questo è non possiamo lasciarceli sfuggire!
Siamo giunti alla fine di questo viaggio nella Copenaghen contemporanea, il mattino successivo facciamo un giro tra le vie del centro storico per poi tornare in aeroporto carichi di bellezza e di atmosfere nordiche!


4 Comments
Gabriella Pedrolo
Mi affascina la trasparenza della vita sociale di questa città, quasi utopica.Viene voglia di viverci.
Andrea
Ciao Gabriella, se non di viverci vale sicuramente la pena almeno di visitarla!
Ivone Zamboni
Complimenti, in pochi tratti ci fate respirare il carattere aperto di questa città nordica, stimolante perché molto diverso dal nostro.
Per chi volesse ripercorrere le vostre orme sarebbe gradita una semplice piantina che riporti i siti descritti
Andrea
Ciao Ivone, è nei nostri programmi integrare gli articoli con delle cartine che illustrano i nostri itinerari.
Grazie del consiglio perché ci conferma che è qualcosa di utile!