Architettura e foliage in Alto Adige
Si sa, l’Alto Adige è un posto magico, ancor più in autunno quando la natura dà spettacolo con un’esplosione di colori.
Abbiamo organizzato un tour di tre giorni per immergerci in queste atmosfere, aggiungendo un ingrediente in più, le architetture contemporanee dei migliori architetti della zona. Tre giorni non sono molti così abbiamo deciso di visitare le zone comprese tra la Valle Isarco e la parte più occidentale della Val Pusteria.
Per chi non le conoscesse, stiamo parlando dell’area compresa tra i comuni di Chiusa, Bressanone e Brunico!
Forse non tutti sanno che design e architettura in questa regione sono molto particolari. Sanno stupire, e allo stesso tempo hanno un approccio molto rispettoso dell’ambiente in cui si trovano.
Siete pronti a scoprire di cosa si tratta?
Allora rimanete con noi, tra poco vi sveleremo alcune cose che sono state una sorpresa anzitutto per noi!
Al termine dell’articolo troverete anche la mappa con le posizioni di tutte le location che andremo a descrivervi di seguito, non perdetela!
Infine, prima di iniziare, vi vogliamo anticipare che non parleremo solo di architetture, ma ci sarà una gustosa nota sul cibo in Alto Adige, con un consiglio che non dovete perdere!
Castelrotto, Chiusa, Novacella
La nostra prima tappa è Castelrotto, un piccolo borgo molto curato. Siamo giunti qui per vedere una casa-atelier d’artista molto particolare, Kostner House and Studio, la cui nascita parte da una curiosità assoluta che tra poco vi racconteremo!
Con la parte bassa in muratura e i piani superiori in legno, questa costruzione si compone di due volumi, quasi sospesi nel vuoto, sorretti da elementi lignei apparentemente esili. La composizione così fatta a traliccio ricorda un po’ un nido.
Sapete com’è nata questa casa? Gli architetti, i MoDus Architects, hanno partecipato ad una sorta di bando indetto dal committente, e lo hanno convinto inviandogli un disegno su una cartolina, un disegno dove avevano accennato l’idea architettonica che avevano in mente, ponendolo di fronte ad una scelta forte: “se vuoi vedere la soluzione completa scegli noi per il progetto, altrimenti non potrai vedere il resto della nostra idea”.
Un approccio un po’ “brutale”, convenite? Tuttavia la curiosità suscitata con quella cartolina è stata tale da convincere il committente a proseguire in quella direzione, a scegliere quel progetto, che ora è possibile ammirare a distanza di anni.

Proseguendo verso nord ci fermiamo in uno dei borghi più belli l’Italia: Chiusa. Dobbiamo dire che il titolo è più che meritato!
Le case dai colori pastello si susseguono lungo via Città Alta, nel centro storico, creando scorci da immortalare: sul lato sud, verso il lungo fiume, il retro delle stesse case con i loro giardini e il viale alberato è un bellissimo contesto per fare una passeggiata rilassante nel pieno, dolce, malinconico autunno.

La giornata si conclude a Novacella dove, oltre al complesso monastico, siamo venuti a vedere due architetture particolari:
Kofererhof, un vecchio maso con cantina e un ampliamento progettato dallo studio Bergmeisterwolf, fatto da un monolite in cemento circondato dai vigneti con le foglie rosse, davvero suggestivo.

Tre Case, progettate da Christian Schwienbacher, di fronte al complesso dell’abbazia, tre volumi eleganti in legno scuro davvero ben inserite nel contesto.

Non poteva di certo mancare la visita all’abbazia. Lungo la strada che porta ad essa, arrivando da Bressanone, la visuale della stessa circondata dai vigneti è superlativa.

L’ingresso è stato riorganizzato con un progetto del 2010 di Markus Scherer. Il parcheggio si inserisce uno uno spazio verde curato e dal design accattivante. Da qui si accede ad una piazza che era il vecchio parcheggio e che è stato recuperato per valorizzare gli edifici che vi si affacciano.


Il progetto è tanto semplice quanto interessante. Lo spazio è pavimentato con granito di Bressanone, al centro uno zampillo d’acqua rende lo spazio vivo e da un lato è stata realizzata una piccola gradinata in legno per piccoli spettacoli.
La piazza accompagna il visitatore al chiostro tramite un percorso con una parte verde con una variopinta scelta di piante. Da vedere anche di sera… quando si accendono le luci l’atmosfera è unica.
E non dimenticate di degustare i vini della cantina dei monaci che si affaccia sulla piazza, è un’emozione da vivere seduti nel dehor, godendo di questo spazio silenzioso e affascinante.
Bressanone
Il tour architettonico si concentra poi su Bressanone, centro storico caratteristico ma allo stesso tempo innovativo e pieno di vita.
Vi segnaliamo da visitare:
Tree Hugger: è l’ufficio turistico della città, progettato dallo studio MoDus Architects, situato ad uno degli ingressi al centro. Il nome, Tree Hugger, deriva dal fatto l’edificio è stato costruito attorno ad un maestoso platano secolare, come se lo abbracciasse. Si caratterizza per le linee sinuose ma definite, per la potenza della sua massa bianca che esce a sbalzo su un ingresso vetrato, in cui il blocco materico sembra essere sospeso, leggero, sopra al vetro. Ci è piaciuto moltissimo l’approccio di inclusione tra architettura e natura, con un effetto estetico sorprendente!

Hotel Pupp, progettato dallo studio Bergmeisterwolf, si trova in pieno centro, con i suoi piani sfalsati come dei cassetti che si aprono.

Decantei, un ristorante progettato dagli architetti Pedevilla. Questo locale è una chicca da visitare, un capolavoro di architettura e design, e poi si mangia divinamente!
Ci ha stupito positivamente l’esterno. Non è il solito ristorante in vetrina acchiappa clienti, ma una porta in ottone, chiusa, quasi un locale esclusivo. Se ci vai è perché lo conosci o ne hai sentito parlare.

Si trova in un palazzo storico, un tempo residenza del decano della cattedrale. Il design è delicato, quasi chirurgico, un less is more perfetto. Pochi materiali, legno per gli arredi e per le pareti fino ad un metro da terra, intonaco grezzo, imperfetto materico sulle pareti sopra al legno, esaltato da un’ illuminazione radente e soffusa. Ottone per i particolari e le lampade sospese su i tavoli.


L’atmosfera è molto intima grazie alla sobrietà dei materiali e ad un’illuminazione non chiassosa, ma concentrata nei punti fondamentali, lasciando il resto dello spazio nella penombra. Se venite a Bressanone è una tappa imperdibile.
Brix_01, ristorante e locale al Lidopark a sud del centro. Una struttura rivestita in acciaio corten, con effetto del ferro arrugginito, con fori di forma triangolare. Noi abbiamo bevuto un aperitivo sulla terrazza sul parco e abbiamo passeggiato tra le foglie gialle e rosse accese e ci siamo goduti l’atmosfera autunnale. Da provare!


Brunico
L’ultima architettura che vi segnaliamo in questo tour si trova a Brunico, in Val Pusteria. Si tratta del Centro d’Arrampicata, progettato dallo studio Stifter+Bachmann.
È un edificio particolarissimo, un lungo “serpentone” che si avvolge su se stesso creando una corte interna. La “coda” parte bassa e stretta per alzarsi e allargarsi gradualmente.
Al suo interno metri e metri di pareti attrezzate sempre più alte che culminano con quella più alta e all’aperto, nella “testa” dell’edificio. La corte interna è interamente vetrata, mentre da fuori la palestra si presenta in cemento e totalmente senza finestre. Una costruzione unica nel suo genere.

Per raggiungere Brunico vi consigliamo di spostarvi da Bressanone passando per Terento e Falzes, per godervi la magia del foliage in Alto Adige, attraversando un paesaggio dove si alternano boschi e distese di prati ancora verdi puntellati di chiome rosse e gialle, con le nuvole che si muovono tra i pendii modificando continuamente la scena.


Ci vorrà un po’ più tempo di quello che vi dirà il navigatore perché non potrete fare a meno di fermarvi a scattare foto meravigliose.
Al ritorno ci siamo fermati in un posto spettacolare per il foliage, a sud di Trento, ma ve lo racconteremo nel prossimo articolo… quindi stay tuned!
IL GUSTO DEL GALLO ROSSO
Come promesso all’inizio di questo articolo, ci vogliamo soffermare brevemente su una caratteristica di questa splendida provincia che cerchiamo ormai in ogni nostra visita: il Gallo Rosso!
Il Gallo Rosso è un marchio altoatesino che raccoglie quei masi che, oltre alla loro normale attività di maso (allevamenti, coltivazioni…) offrono al turista delle esperienze uniche a contatto con la natura sottoforma di soggiorni, partecipazione alla vita del maso, ristorazione.
Il Gallo Rosso di fatto certifica la qualità della vita e dell’esperienza che è possibile fare in questi masi, ed è per questo che noi, ogni volta che siamo in Alto Adige, cerchiamo un maso Gallo Rosso per cenare con i veri sapori di questa terra.
In quest’occasione vi vogliamo segnalare il maso Ahner, osteria contadina che si trova a Rodengo in un punto da cui si può godere di una splendida vista sulla parte meridionale della Valle Isarco, e che vi offre la possibilità di soggiornare ma anche solo di pranzare o cenare. Noi abbiamo cenato splendidamente con i sapori ed i prodotti preparati direttamente dalla famiglia Ahner!


ECCO LA MAPPA!!
Qui sotto trovate il link alla mappa interattiva su google maps con segnati tutti gli edifici e locali che vi abbiamo suggerito!


2 Comments
Azzurro
Reportage con descrizione e immagini veramente accattivanti!
Difficile resistere alla voglia di programmare un tour.
E pensare che in queste zone eravamo già stati….
Ivone
Un assagino di architetture ed archigastronomie, sapientemente scelto per ogni contesto , giusto per stuzzicare l’appetito. Complimenti per la forma espositiva.