Diari di Viaggio,  Lazio

Ciociaria e non solo – Cosa vedere in 3 giorni

Certosa di Trisulti

Sei pronto a leggere del nostro viaggio in Ciociaria in 3 giorni? Rimarrai stupito!

Siamo rimasti molto sorpresi anche noi da questa zona del Lazio che, seppur nota a tanti grazie al famoso film con protagonista Sophia Loren, non risulta essere tra le mete di viaggio più gettonate dagli italiani.

Si tratta infatti di una regione con confini non ben definiti, che comprende parte della provincia di Frosinone fino alle porte dell’Abruzzo e del Molise.

Eravamo alla ricerca di una vacanza dove conciliare del buon relax alla scoperta della regione, e devo dire che siamo riusciti in pieno a centrare l’obiettivo!

Come base abbiamo deciso di alloggiare presso l’agriturismo Erbadoro nei pressi di Alvito, un borgo medievale abbarbicato a mezza costa del Monte Morrone nella Valle di Comino.

Qui abbiamo potuto godere di ottime colazioni fatte in casa a prova di intolleranze alimentari, con torte, pancakes, frittate alle zucchine che non ci scorderemo facilmente, di una cena deliziosa e, cosa più importante, della natura. L’agriturismo dispone infatti di un bellissimo parco verde con piscina, dove potersi rilassare, concedersi un bagno e non pensare alla frenesia di tutti i giorni.

Nel nostro viaggio in Ciociaria in 3 giorni, oltre a goderci il relax, ne abbiamo approfittato per scoprire alcuni dei luoghi che questa regione nasconde e che, a parer nostro, meritano di essere visti!

Di cosa parleremo in questo articolo

  • Certosa di Trisulti, una sorpresa tra i boschi
  • I borghi della Ciociaria
  • Belvedere Posta Fibreno
  • Una puntatina sul litorale laziale: Sperlonga

Certosa di Trisulti – Ciociaria in 3 giorni

certosa di Trisulti
Certosa di Trisulti

La Certosa di Trisulti è uno dei Monasteri più belli dell’Italia centrale. Ci troviamo nel territorio del comune di Collepardo (Fr) tra boschi di querce nella cosiddetta Selva d’Ecio.

Prima di entrare, abbiamo avuto un piacevolissimo incontro con una famiglia di pastori maremmani, con due cuccioli davvero meravigliosi che ci sono corsi incontro e che, a dirla tutta, ci hanno messo anche un po’ in difficoltà con i loro genitori, molto gelosi!
I due edifici principali della Certosa sono la Chiesa di San Bartolomeo e l’antica Farmacia, che racconta l’attività principale dei monaci fino ai tempi moderni, cioè la produzione di medicamenti e liquori, e che ti lascerà a bocca aperta per la sua bellezza. Ti consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato qui.

I Borghi – Ciociaria in 3 giorni

La Ciociaria è ricca di piccoli borghi medievali e non potevamo quindi non visitare quelli che si trovavano nelle vicinanze del nostro agriturismo.

Alvito, borgo incantevole della Ciociaria
tra le vie di Alvito
Alvito, borgo incantevole della Ciociaria
tra le vie di Alvito

Alvito

Alvito è stato il primo che abbiamo visitato, dal momento che ci trovavamo a pernottare proprio nel suo territorio comunale.

Come dicevo all’inizio, si tratta di una cittadina costruita sulle pendici del monte Morrone, molto particolare perché presenta una pianta a forma di ferro di cavallo.

Il centro storico è caratterizzato da piazzette e da vicoli molto stretti, per lo più a scalinata, che consentono di superare i salti di quota delle pendici del colle su cui è costruito il borgo.

Vicalvi borgo della Ciociaria in Val Comino. Castello
Castello di Vicalvi
Vicalvi borgo della Ciociaria in Val Comino
Vicalvi – piazzale della chiesa con vista panoramica sulla valle

Vicalvi

Il secondo borgo che abbiamo visitato è stato Vicalvi, uno dei centri abitati più piccoli della provincia di Frosinone. E’ dominato in alto dal vecchio e possente Castello, su una parete del quale è presente una grande croce rossa che risale alla seconda guerra mondiale, quando il castello stesso era adibito ad ospedale da campo.

Il centro storico si snoda lungo una stretta viuzza che parte ed arriva al castello, a metà della quale si trova una piazzetta che si offre come una splendida terrazza panoramica sulla valle di Comino.

San Donato Val Comino borgo della Ciociaria
San Donato Val Comino
San Donato Val Comino borgo della Ciociaria
San Donato Val Comino – insegne storiche

San Donato Val di Comino

Noi siamo arrivati a San Donato l’ultima sera, giusto perchè avevamo prenotato a cena in un ristorante in centro, ma non sapevamo molto del paese.

Dopo aver cenato, abbiamo fatto una piccola passeggiata per i vicoli del centro storico, scoprendo quello che per noi è stato in assoluto il più bello e da non perdere.

Incluso nel circuito turistico dei borghi più belli d’Italia, San Donato Val di Comino ha ottenuto anche la bandiera arancione dal Touring Club Italiano per ospitalità e qualità degli eventi organizzati.

Lungo le strette vie non mancano diverse indicazioni per la visita ai siti storici, con la possibilità anche di ricevere sul proprio smartphone delle guide e testi informativi semplicemente collegandolo alla rete wifi comunale! 

Fantastico vero?

Belvedere di Posta Fibreno meraviglia della Ciociaria
Belvedere di Posta Fibreno

Belvedere Posta Fibreno

In questa zona del Lazio si trova una riserva naturale che comprende il lago di Posta Fibreno, un lago molto particolare perché alimentato da acque di risorgiva, molto trasparenti e fredde – la loro temperatura infatti è di 10-11 gradi per tutto l’anno.

Se siete appassionati di avifauna questo è un luogo perfetto per osservare aironi, garzette, il falco di palude, la poiana, il barbagianni….

Se invece non siete particolarmente attratti da questi ambienti vi consigliamo comunque di non perdervi la vista del lago dall’alto.

Vi basterà salire al borgo omonimo di Posta Fibreno per ammirare questo specchio d’acqua nella sua totalità e cogliere le bellissime sfumature turchese-smeraldo delle limpide acque.

La vista merita sia al mattino, che al tramonto, quando il sole infuoca tutto il cielo davanti a voi.

Clicca qui per la localizzazione esatta del punto panoramico

Una puntatina a Sperlonga – Ciociaria in 3 giorni

Si lo so, non eravamo proprio in zona per andare al mare… ma ne avevamo una gran voglia e quindi ci siamo detti “perché non dedicare una giornata al mare e farci anche un bel bagno?”

E così abbiamo fatto.

Devo dire che dall’agriturismo alla costa tirrenica c’è un po’ di strada, quindi ci siamo armati di pazienza e ci siamo diretti verso il litorale, con l’idea di visitare Sperlonga e Gaeta.

Arrivati nei pressi di Sperlonga, abbiamo imboccato una strada panoramica che avevamo adocchiato dalla litoranea e… SORPRESA… ci siamo goduti una vista dall’alto di Sperlonga e di tutto il tratto di mare circostante!

Ti consigliamo vivamente di percorrerla se ti trovi in zona, è la strada provinciale Itri-Sperlonga, non ti pentirai assolutamente di averlo fatto!

panorama su Sperlonga, strada panoramica Sperlonga-Itri
panorama su Sperlonga

Dopo questo spettacolo per gli occhi, siamo scesi in paese e parcheggiato l’auto per immergerci negli strettissimi vicoli del centro storico, un vero labirinto tra mura bianche ed insegne di botteghe e ristoranti.

Tra le vie di Sperlonga
Piazzette a Sperlonga

Sperlonga ci è piaciuta molto, tanto da non accorgerci del tempo che passava. Nel primo pomeriggio, complice il caldo, abbiamo deciso allora di abbandonare l’idea di andare a Gaeta e ci siamo diretti in spiaggia a goderci un lunghissimo e rilassante bagno in mare, ma non in posto qualsiasi!

Sapevi che a Sperlonga si trovano i resti della villa dell’Imperatore Tiberio?

Proprio qui, affacciata sul mare era stata fatta costruire una residenza per la villeggiatura, con una grotta al cui interno erano state realizzate delle vasche di acqua marina, comunicanti, usate come pescherie. Una era rettangolare al centro della quale, su un’isola artificiale,  vi era la sala da pranzo estiva, e l’altra rotonda, entrambe ornate di gruppi scultorei a tema Omerico

vista della Villa di Tiberio dalla strada panoramica Itri-Sperlonga

Insieme alla villa, queste sculture vennero ritrovate a pezzi, negli anni Cinquanta, durante gli scavi per i lavori di realizzazione della la strada litoranea che collega Gaeta a Terracina, ed ora si trovano nel vicino Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga, fatto edificare appositamente dopo questi ritrovamenti, nel 1963

Pensavi ci fossimo distratti e che avessimo dimenticato di dirti dove abbiamo fatto il bagno?!

Invece no, abbiamo fatto questo intermezzo per dirti che abbiamo nuotato proprio davanti a questa grotta.

Ovviamente gli scavi sono protetti e non si può accedere dalla spiaggia o dal mare, ma si può godere della loro vicinissima presenza ed è un po’ come fare un viaggio nel tempo!

Qui in Ciociaria abbiamo mangiato davvero benissimo, clicca qui per leggere l’articolo “dove mangiare in Ciociaria